LA MISSION DELLA CdCdu

La Mission della Comunità di Capodarco dell’Umbria va inquadrata nella vision di fondo che la caratterizza. Il suo ambito ideale è il personalismo di estrazione evangelica, secondo il quale ognuno di noi, indipendentemente dall’efficienza del proprio corpo e della propria psiche, è persona, si costituisce cioè in realtà di assoluta grandezza, intangibile, non quantificabile, definitiva, nessuno è più persona di un altro. La qualifica di persona sollecita ogni uomo a crescere come personalità, e cioè a diventare capace:

  • di darsi autonomamente dei fini sui quali impegnare la propria esistenza,
  • di scegliere i mezzi più idonei a raggiungere quei fini;
  • di controllare giorno dopo giorno il gioco (la corrispondenza) fra mezzi e

Questa dimensione per la Comunità di Capodarco è diventata legge. L’art.2 dello statuto che la regola colloca la Vision, laicamente, all’interno delle iniziative ispirate al personalismo di estrazione evangelica. Per la matrice cristiana diparte dei suoi membri e per l’esperienza di servizio all’uomo di tutti i suoi membri la Comunità di Capodarco dell’Umbria è luogo di incontro e di confronto fra quanti, pur variamente ispirati sul piano ideologico e culturale, necondividono lo spirito e l’impegno vitale.

Di conseguenza, come propria MISSION, la Comunità di Capodarco dell’Umbria persegue le seguenti finalità:

  1. lo sviluppo della persona, con particolare attenzione agli emarginati;
  2. la rimozione di ogni ostacolo al pieno sviluppo della personalità dell’individuo, nel rispetto della cultura, dei valori e dello spazio creativo di ciascuno;
  3. l’effettiva partecipazione democratica alla vita sociale di ogni persona, attraverso la rimozione di ogni forma di

I campi prioritari di azione sono:

  • il recupero funzionale e sociale della persona
  • il mantenimento dei livelli funzionali, delle capacità residue e del grado di autonomia acquisito, e di contrastarne al massimo lo scadimento dovuto alla progressione della patologia disabilitante o di garantire alla persona accolta il miglior livello di vita possibile;
  • la promozione della persona per favorirne l’autonomia individuale e su quello sociale;
  • l’inserimento lavorativo rigorosamente calibrato sulle specifiche caratteristiche della persona accolta.
  • Promuovere una società solidale e di partecipazione